Sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre, un piatto che non si vedeva spesso: l’Oca con la verza.
Direttamente da una azienda agricola di Resinelli, le abbiamo acquistate e cucinate per voi (questa estate ne abbiamo gustato le uova, grandi come quelle degli struzzi e dal sapore molto particolare).
L’oca, “maiale dei poveri”, è stata fino al dopo guerra una importante fonte di sostentamento nelle campagne lombarde.
Nella famiglia contadina nessuna sua parte veniva sprecata, ma tutto era utilizzato con grande cura, come accadeva per il maiale. Le piume servivano a imbottire coperte e cuscini, il grasso a ungere le scarpe per renderle impermeabili o a conservare nella “olla” la carne stessa, o a condire e cucinare altre pietanze.
Dall’oca ingozzata si ricavava il fegato grasso, da vendere sui mercati delle grandi città.