Da Rongio per i Colonghei

Dislivello: 780m
Difficoltà: E
Ore: 2.10

Da Mandello del Lario si raggiunge la frazione Rongio 409m.
Dalla piazzetta con parcheggio si prende a destra e, lasciata poco dopo sulla sinistra la carrareccia per il rifugio Rosalba, si segue il segnavia 12 che sale ai Casolan di Possano. Oltrepassati questi si raggiunge Cargogno (485m). Qui verso sinistra (S) e dopo un tratto nel bosco si superano alcune baite e la zona del Fopp, al termine della quale lungo i pendii sottostanti lo Zucco di Manavello ci si ricongiunge, a 672m, con il sentiero proveniente da Maggiana lungo la mulattiera (ore 1). Si prosegue su quest’ultimo fino al rifugio Alippi (ore 1.10; ore 2.10).
Da questo si segue la strada che con diversi tornanti arriva al grande piazzale di Piani Resinelli, oltrepassato il quale si sale verso sinistra una strada, pure carrozzabile, che dopo la panetteria-market e la diramazione a sinistra per il rifugio Porta, conduce al RIFUGIO SOLDANELLA.

 

Da Abbadìa Lariana per il Sentiero dei Campelli

Dislivello: 1063m
Difficoltà: E
Ore: 3

Dalla stazione ferroviaria di Abbadìa Lariana (214m) si raggiunge via Oneda, si oltrepassa la ferrovia e si arriva poco dopo a Barbino. Raggiunta la chiesa e il successivo lavatoio, si prosegue diritto e poi a sinistra per un viottolo e una mulattiera. Abbandonata quest’ultima si imbocca a destra una scalinata in pietra e si continua per la Val Monastero, oltrepassando il bivio per Navegno.
Si continua nel bosco per la carrareccia e al bivio ci si tiene a sinistra, si oltrepassa un piccolo ponte e più avanti, verso destra, si inizia a risalire la dorsale boscosa che termina, dopo una gradinata selciata, alla Croce (ore 1.30). Senza seguire a destra la Strada dello Scarettone, che sale da Linzanico da sinistra, si attraversa una zona di castagneti e (indicazioni su cartello appeso a un albero) si raggiunge la spianata prativa dei Campelli, 955m (ore 0.30; ore 2).
Superata poco oltre una chiesetta, si raggiunge sulla sinistra la carrozzabile che scende da Piani Resinelli e che dopo alcune ampie svolte, oltrepassata una casa, raggiunge un lungo rettilineo. Percorso quest’ultimo e lasciata a sinistra la via Parodi, si raggiunge un ultimo bivio: proseguendo a sinistra si arriva alla chiesetta e al piazzale a inizio altopiano (ore 1 ; ore 3), oltrepassato il quale si sale verso sinistra una strada, pure carrozzabile, che, dopo la panetteria-market e la diramazione a sinistra per il rifugio Porta, conduce al RIFUGIO SOLDANELLA.

 

Da Laorca per la Val Calolden

Dislivello: 780m
Difficoltà: E
Ore: 2

Dal piazzale con fontanino posto poco dopo il paese di Laorca (490m) lungo la provinciale che sale in Valsassina, a poca distanza da Pomedo si sale a sinistra lungo via Paolo VI, abbandonando la strada provinciale ed entrando in paese. Il segnavia 2 inizia poco prima di una villa decorata, situata cento metri prima di un ampio piazzale dove la carrozzabile termina verso il centro del paese. Lasciata la strada sbarrata con blocchi, che sale a sinistra verso il Pizzo Boga, si oltrepassa la villa e si prende a sinistra una stradina che porta a una casetta e che poi diviene un sentiero. Si risale nel bosco in un ambiente vario, fra pozze d’acqua e roccioni, si passa una roccia liscia che rimane sulla destra e infine si giunge a un lungo tratto di gradoni, dove la valle si stringe e si fa scura. Segue il tratto più ripido, sul lato orografico destro della valle, che risale un lungo bosco con tratti scivolosi a causa di vari rivoli d’acqua. Si esce infine verso sinistra in una zona più aperta con torrente. Si lasciano alcune cascine sulla destra e con una successiva ampia svolta si sale a sinistra per la bellissima pineta giungendo poco dopo al RIFUGIO SOLDANELLA.

 

Da Ballabio per la Val Grande

Dislivello: 630m
Difficoltà: E
Ore: 2

Da Ballabio Superiore (721m) si raggiunge il bivio dove inizia la strada che sale a Piani Resinelli. Qui si sale a destra per la carrareccia che procede verso monte (indicazioni per la falesia del Vaccarese), girando a destra quando diventa una mulattiera, per poi superare le cascine di Bemera e proseguire su gradoni in pietra.
Tenendosi sempre alti sulla sponda orografica sinistra del torrente Grigna, si supera una lapide e si raggiunge un tratto boscoso. Poco dopo si arriva a un serbatoio in cemento presso un bivio con indicazioni varie. Lasciata la traccia di destra si prosegue verso il Sasso Falc.
Dopo essere usciti dal bosco si guadagna il pendio sottostante l’Alpe Cavallo. Da qui è possibile proseguire verso destra andando a risalire la sponda orografica destra della Val Grande e salendo dapprima verso l’Alpe Cassino e poi verso sinistra sino al rifugio; oppure è anche possibile, e consigliabile, proseguire verso sinistra, oltrepassare le due vallette di Pissarotta e dei Regoni, il Sasso Merendi (vecchia palestra di roccia), e, sotto la liscia parete NE del Corno del Nibbio, arrivare a una mulattiera che porta a Piani Resinelli. Da qui la carrozzabile porta in 5 minuti al RIFUGIO SOLDANELLA.

 

Dal Colle di Balisio per il Bosco

Dislivello: 660m
Difficoltà: T/E
Ore: 1+2

Dal Colle di Balisio (723m) si segue via Prato Camminaccio fino a un gruppo di baite; poco oltre si imbocca un’ampia sterrata verso destra. Raggiunto e attraversato il ponte di Lamna (750m), si superano altri due ponti, il primo dei quali oltrepassa il Torrente Pioverna.
Raggiunto lo spiazzo dove si trova la cappelletta del Sacro Cuore (815m), si lascia una strada sterrata che continua a destra e si sale a sinistra con moderata pendenza. Dopo alcune cascine, superato un quadrivio dove si prosegue diritto in salita, la strada si restringe e arriva all’inizio del ripido tratto detto “il Bosco”, dove da sinistra giunge il sentiero della variante inferiore alla Traversata Bassa, che si imbocca aggirando il pendio erboso sottostante la Cascina Vecchia. Il sentiero prosegue ora evidente, raggiunge due malghe, traversa una sorgente, oltrepassa una magnifica radice e,
dopo una breve salita e un tratto boscoso, si porta su pendii più aperti. Aggirate alcune vallette, si attraversa il largo conoide detritico del Cerone.
Si prosegue nel bosco e più avanti si raggiunge una casa e, sempre nel bosco, si arriva a una larga carrareccia. Si procede a destra, si lascia un’azienda agricola sulla sinistra e si continua per la sterrata sino alla sbarra chiusa. Con un lungo tratto quasi in piano per l’Alpe Cassino si raggiunge infine il RIFUGIO SOLDANELLA.